Opere
Addio porca!
Pretesto per corto

Addio porca! nella sua prima versione (di corto teatrale) e', attraverso l’escamotage del finto monologo, il primo pretesto per eccellenza, nel quale la lista delle opere e degli autori (fra questi l’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam, l’Iliade ed il libretto di Francesco Maria Piave de La Traviata di Verdi) diventa più noiosa che utile. Il macrotesto scenico di questo corto teatrale tratta in maniera satirica dell’impossibilita' dell’essere seriamente donna nell’incancrenita societa' occidentale.
L’ipotesi indagata e' che l’inadeguatezza dei nostri costumi sessuali, la loro contraddizione insita e “schizofrenica”, la deviata immagine della donna propagandata dai mass media attuali, non siano che le derivazioni di un problema piu' profondo, quello che ha il maschio col suo fallo, primo perno sociale riconosciuto e così come questo si relazioni rispetto alla donna, che si ritrova, due volte frustrata, nell’impossibile operazione di dover rappresentare contemporaneamente il ruolo di moglie, madre, puttana ed amica ma anche e soprattutto indipendente, fedele ma “moderna” e felice concubina.
Da che mondo e mondo gli uomini sono sempre gli stessi e gli istinti anche: davvero aver avuto il pene sociale ha reso più felici le donne?
Meglio sarebbe allora stato che ad essere oggetti non fossero state le donne ma gli uomini.

UOMO. In principio era l’uomo. Ei giaceva solingo, menandoselo privo di accortezza. Poi nacque la società. E solo allora nacque la donna.

Il corto e' stato presentato all'interno della rassegna “Eroticamente” dell'Ass. Cul. La Teca

Regia di Mario Biondino
Con Mario Biondino e Giulia Corrado

Prima: novembre 2011

Cartellone rassegna

In foto: Mario Biondino e Giulia Corrado